«Allora era vero? Il ritratto era effettivamente cambiato? Oppure solo l'immaginazione gli aveva fatto vedere un'espressione malvagia là dove prima c'era un'espressione di gioia? Era proprio impossibile che una tela dipinta mutasse?»
-Brano tratto dal capitolo VII de "Il ritratto di Dorian Grey" - Oscar Wilde, 1891.
Nel celebre romanzo di Oscar Wilde, il protagonista viene presentato come un bellissimo ragazzo, amico di Basil Hallward (celebre pittore nella Londra vittoriana) e di Henry Wotton, uomo che mostrerà a Dorian il senso della bellezza e della vita mondana. Ammaliato dalla descrizione della vita data da quest'ultimo, l'adolescente capisce che l'unico bene che si possiede è la bellezza giovanile e si mostra disposto a tutto pur di non perderla, fino ad arrivare a "stringere un patto con il diavolo", accordo che permetterà al personaggio principale di non sentire sul volto la vecchiaia a discapito del ritratto che presenterà rughe e deformazioni (quest'ultime dovute dalle azioni considerate deplorevoli). In particolare, il periodo preso in analisi, mostra le considerazioni che Dorian propone in merito al proprio ritratto: il volto che poco prima si mostrava gioioso, ora mostra un riso beffardo e cattivo.
Immagini: https://i.pinimg.com/originals/a3/3b/4d/a33b4d0c5fa6240b2b2af9ca542c77a6.jpg
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